Dichiarazione personale sulla mia candidatura a consigliere federale
7 novembre del 2003
Il 19 ottobre 2003, il popolo svizzero ha dato un segnale particolarmente significativo alle urne: molte cittadine e cittadini chiedono un cambio di corso politico a Berna, perché non vogliono che i politici e i loro partiti diano prova di arroganza facendo una politica a loro spese!
L’UDC riunisce nuovamente oltre un quarto di tutti i seggi al Consiglio nazionale. Il partito perdente è il PPD. Tuttavia anche il PLR, un tempo fortemente sostenuto dai borghesi, ha perso seggi a favore dell’UDC. La concordanza aritmetica impone ora che il PPD, che il 19 ottobre alle elezioni federali ha ottenuto il risultato più debole, rinunci a uno dei suoi due seggi al governo. In questo modo vi sarà posto per un ulteriore seggio dell’Unione Democratica di Centro, che prende sul serio la sua responsabilità di guida e intende adempiere il mandato ricevuto dagli elettori svizzeri. La frazione dell’UDC mi ha nominato candidato al Consiglio federale.
Io accetto questo mandato e sono intenzionato a impegnarmi al governo per la nostra Svizzera libera e indipendente e per realizzare la volontà delle nostre cittadine e cittadini. Come membro dell’UDC liberale-conservativo al Consiglio federale mi impegno affinché la nostra Svizzera non diventi uno Stato amministrativo e onnipotente che si piega al volere di Bruxelles! Mi impegnerò affinché non si spenda secondo il principio dell’annaffiatoio, ma che invece si risparmi.
Dobbiamo anche riprendere in mano la questione dell’asilo: il 95% di tutti i richiedenti d’asilo potrebbe costruirsi un futuro nel proprio Paese. La loro vita non sarebbe in pericolo. Quindi è impossibile accettare che la Svizzera accolga sempre più persone che sfruttano la nostra disponibilità di aiuto come profughi economici. Non è possibile che le spese sociali, i costi sanitari e la spesa amministrativa crescano a tal punto da non lasciare quasi più nulla ai bisognosi di aiuto che vivono nel proprio Paese! Farò tutto il possibile affinché la questione dell’asilo ritorni sui giusti binari e i servizi sociali siano garantiti a favore della nostra popolazione.
La previdenza vecchiaia rappresenta il nucleo centrale del nostro Stato sociale. Deve essere garantita prima che lo Stato e l’economia vengano gravati di nuove spese sociali. Chi diventa vecchio e fragile non deve avere nessuna preoccupazione nell’ultima parte della sua vita.
L’UDC crede nella forza e nella sana comprensione umana di ciascuna cittadina e cittadino! Ritiene che essi possano gestire la propria vita responsabilmente. Chi è veramente malato, fragile e bisognoso di aiuto deve poter godere dell’appoggio dello Stato.
In quest’ottica, io, come consigliere federale, intendo adempiere il mio mandato nei confronti delle elettrici e degli elettori. Con le mie conoscenze e le mie capacità dimostrate in veste di imprenditore di successo, nonché con la mia lunga esperienza politica a livello comunale, cantonale e nazionale, mi impegnerò con tutte le forze per dare un contributo costruttivo a favore del nostro Paese.
Dal 19 ottobre, quando dopo il significativo aumento di consensi alle elezioni federali, il presidente dell’UDC Ueli Maurer ha reso nota davanti all’emittente televisiva DRS la mia candidatura a consigliere federale, ogni giorno mi sono state inviate centinaia di e-mail. In questa sede desidero ringraziare di cuore tutti coloro che hanno scritto questi messaggi per porgermi i loro auguri, chiedere chiarimenti e dare suggerimenti. Purtroppo per ragioni di tempo non mi sarà possibile inviare a breve termine una risposta personale ed esauriente. Grazie per la vostra pazienza e comprensione.
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