La mia dichiarazione all’Assemblea federale riunita in merito all’accettazione dell’elezione in Consiglio federale
10 dicembre del 2003
(Stesura scritta del discorso)
Signor Presidente
Care Colleghe e cari colleghi
L’Assemblea federale riunita mi ha appena eletto a membro del Governo. Vi ringrazio per la fiducia riposta nella mia persona e per aver considerato la volontà del popolo nella configurazione del Governo.
Non mi faccio illusioni. L’elezione della mia persona è riconducibile a vari motivi. Ma tenterò con tutte le mie forze di far sì che in questo governo riusciamo a risolvere i grandi problemi che incombono su questo Paese, problemi che definisco più grandi di quanto in generale si supponga.
Credo che con il sistema della concordanza, nel quale governano insieme quattro partiti, dei quali ognuno ha una differente concezione politica, premesso che i problemi e le soluzioni vengano presentati in modo aperto e con la dovuta trasparenza, si possano anche scegliere dei relativi, validi compromessi.
Posso promettervi che farò tutto il possibile per comprovare che la fiducia accordatami è giustificata.
Signore e signori, so che abbiamo una difficile situazione finanziaria degli enti pubblici ad ogni livello. È consuetudine, in occasione delle elezioni delle consigliere e dei consiglieri federali, tenere dei festeggiamenti in onore delle nuove elette e dei nuovi eletti, invitando un gran numero di dignitari dagli ambiti della politica, dell’amministrazione, dell’economia e dell’esercito. Questi festeggiamenti sono previsti anche per me!
Signore e signori, sono dell’opinione che i tempi non sono opportuni per dedicarci ai festeggiamenti. Per sottolineare la serietà della situazione, chiedo al mio Cantone di rinunciarvi.
Signore e signori, la richiesta non include ovviamente i festeggiamenti previsti, in un quadro modesto, dal comune per la popolazione. Siete tutti invitati a parteciparvi.
Signore e signori, in tale senso, accetto l’elezione. Tenterò di fare quello che posso e spero che Dio ci aiuti a fare in modo che ne esca qualcosa di buono.
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